domenica 25 giugno 2017

Non è una religione per l’estate

Sardegna - Costa Verde - Piscinas
Le nostre parrocchie si spopolano d’estate. La nostra è una religione del maltempo (e neanche troppo, perchè poi se piove... non si può uscire di casa!).
Ma hanno ragione: almeno da noi in Sardegna, con un mare così, con temperature come quelle di oggi... dove vuoi andare se non al mare? Per tutti quelli – e sono la maggioranza! – che non hanno ferie, la domenica resta l’unico giorno in cui condividere il riposo con la famiglia. Ricordo bene che da piccoli mio padre ci caricava sul 127 celeste, poi misteriosamente trasformatosi nella fortunatissima Arna dell’Alfa Romeo: Mamma, Babbo e noi quattro dietro. Ombrelloni, frigo, asciugamani e via al mare tutta la domenica.
Allora ricapitoliamo: non è una religione per l’estate. Non dovrebbe esistere questa stagione che svuota le parrocchie, non dovremmo neanche avere un mare così bello, a dirla tutta, non dovrebbero neanche esistere le automobili che facilmente corrompono giovani e non, spingendoli ad allontanarsi dal paese per svagarsi.
Non dovrebbe esistere nulla. Solo la casa e la chiesa.
E poi entra una signora in sacrestia e mi conferma: «Sia lodato Gesù Cristo!». E io prontamente: «Sempre sia lodato!». E lei: «Oggi non si saluta più così». E a me che piace la logica sorge spontaneo dire: «Ma Signora, lo abbiamo appena fatto! A meno che lei non stesse scherzando...».
Ecco qui. A meno che lei non stesse scherzando. Le nostalgie dei bei tempi che furono, il fare qualcosa oggi solo perchè si faceva un tempo, e com’era bello, ma ora non le fa più nessuno...
E però qualcuno le fa... Piccolo resto d’Israele estivo. E perbacco, se gli Ebrei avessero saputo che c’era Sharm el Sheik così vicino, chissà se sarebbero partiti a fare quarant’anni di deserto.
La verità è che la libertà attira solo quando non ce l’abbiamo, e neanche sempre.
Datemi una leva e solleverò il mondo. Archimede lo aveva capito, accidenti. Lui stava sempre dentro il suo studio a lavorare, se fosse andato al mare invece che esser rimasto a cercare di risolvere un problema, non l’avrebbero ucciso di spada.
Pensieri sparsi e confusi, lo ammetto, fa caldo anche qui.
Poi vedo in TV Paolo Brosio che parla di Medjugorie con un certo Marco Tozzi, che dev’essere uno scienziato e ricercatore del CNR, divulgatore scientifico, e mi sento solidale con Brosio, che si alza e s’infervora e mantiene tuttavia una calma olimpica, quando l’altro ridacchia mentre lui parla di frati bosniaci arrestati e torturati, e dice che due milioni di persone vanno a Medjugorie e tornano cambiate, come è successo a lui non per i miracoli o le visioni, ma nel cuore (e davvero Brosio è cambiato! Altrochè, andate a vedere chi era prima...) . E dice ancora cosa lapalissiane: «Anche i bosniaci devono mangiare. Certo che è giusto pagare un albergo o un ristorante, o una guida specializzata che ti fa visitare in lungo e in largo i luoghi delle apparizioni».
Roma - Basilica di Santa Maria Maggiore
Del resto, se vai in Costa Smeralda dai da mangiare all’Aga Khan, il quale non disdegna. Pecunia non olet. E se vai a Roma trovi millemila case vacanze (per carità non chiamiamole alberghi!) che danno da mangiare a frati e suore, i quali ormai sono invecchiati e non hanno più vocazioni. E con i ricavi di quelle ospitalità forse aiutano ancora qualche missionario in Africa.
Eh, la vita è complicata, signore e signori. Siamo partiti da una chiesa vuota per arrivare all’Africa.
Perchè il cristianesimo da molti è visto come la religione del “no”, del “non più”, come una fede che dev’essere totalmente disincarnata, che non deve comprare ristoranti, alberghi, che non deve girare in suv. Salvo poi quando si fa troppo spirituale da credere nei miracoli, allora bisogna ritornare coi piedi per terra, perbacco!
Ma insomma, decidetevi: dobbiamo avere i piedi per terra o dobbiamo essere mistici?
E allora, in questa calura estiva, io non mi sento di giudicare chi oggi ha deciso di andare al mare. Il mare è bello, l’ha fatto Dio il terzo giorno, appena dopo aver acceso la luce.
Da noi poi il mare è ancor più bello. E allora lo confermo anch’io, che devo indossare camice e casula, e Dio solo sa quanto odio i bizantini (quelli antichi) per averci trasmesso questi paramenti: la nostra non è una religione per l’estate.
E il cerchio si chiude, amici miei.
Ah, dimenticavo: ma in tutto questo, Gesù che dice?
«Non temete, persino i capelli del vostro capo sono contati, e voi valete più di molti passeri!»
C’è un mistero d’amore persino sul mio cuoio capelluto. C’è un mistero d’amore che mi riguarda persino quando vedo stormi di passeri. Non dovrò dimenticarlo quando i miei capelli cadranno per una chemio o i miei occhi si spegneranno per la cateratta. Perché allora son sicuro che temerò, e quindi avrò bisogno di non temere.
Ma dove lo trovate un Dio così, che anche quando fa caldo, continua a presentarsi umilmente sull’altare per donarsi a noi? 


2 commenti:

  1. Si svuotano le parrocchie, d'estate, ma chi va al mare trova la "chiesa" sui litorali. Le più belle Messe le ho vissute di fronte al mare. Quindi, le lamentele non servono e non valgono.
    Quel Mario Tozzi è proprio uno scienziato e forse sorrideva perché Paolo Brosio è un fanatico. Si può essere credenti quanto vuoi,ma il fanatismo è sempre un po' troppo sulle righe e non convince. E Brosio non dice niente di speciale quando afferma che il miracolo di Medjiugorje consiste, in fin dei conti, nella spiritualità che vi si respira e nel fatto che molti tornano convertiti da quel luogo. Dovunque ci sia stata una presunta apparizione della Madonna, il discorso è sempre lo stesso. In quei posti si prega e ci si suggestiona che è una meraviglia, Poi magari torni a casa e dopo un po' di tempo tutto ritorna come prima. A me è successo questo, e non solo a me. Sarebbe meglio cercare Dio e Gesù e la Madonna vicino a te, nella vita quotidiana.
    Ben ritrovato, don Marco. La mia religiosità, come vedi, è abbastanza terra terra.

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  2. Brosio sarà pure un fanatico, ma Tozzi era insopportabile con la sua risatina. Si possono contestare le idee, ma non irridere le persone, tanto più quando parlano di martiri.
    In questi casi io sto inevitabilmente dalla parte di chi è accusato ed è in minoranza.
    Quindi dalla parte di Brosio.

    Saluti!

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