domenica 23 aprile 2017

Ritiro di Pasqua alle Querce di Mamre - Per continuare a riflettere

I piedi di Gesù, i piedi del discepolo. Per un cristianesimo in cammino

O viaggiatori, o uomini del mare
o voi che giungete al porto
e voi che il vostro corpo
soffrirà la prova e il giudizio del mare
o qualsiasi evento, è questa
la vostra reale destinazione.
Così Krishna, come quando ammoniva Arjuna
sul campo di battaglia.
Non buon viaggio
ma avanti, viaggiatori.
(T.S. Eliot, Quattro quartetti, I Dry Salvages, III)

Robert Frost:

Dirò questo con un lungo sospiro
chissà dove e fra tanti anni a venire:
due strade a un bivio in un bosco, ed io -
presi quella meno frequentata,
e da ciò tutta la differenza è nata.

Celebre è l’incipit di uno dei più famosi libri di spiritualità orientale, I racconti di un pellegrino russo:

«Per grazia di Dio sono uomo e cristiano, per azioni grande peccatore, per vocazione pelle­grino della specie più misera, errante di luogo in luogo. I miei beni terrestri sono una bisac­cia sul dorso con un po’ di pan secco e, nella tasca interna del camiciotto, la Sacra Bibbia. Null’altro.»

E ancora, uno dei più famosi mistici occidentali, Angelus Silesius, intitola la sua opera “Il Pellegrino Cherubico”: 263 distici che si concludono con l’invito fatto al letto­re:

Amico, basta oramai. Se vuoi leggere ancora
Va’, e diventa tu stesso la Scrittura e l’Essenza.

Cinque icone per un cammino di fede

  1. ASCOLTO
  2. COMPUNZIONE
  3. RICONOSCIMENTO DI CRISTO.


Che bello pensare che il cristianesimo, essenzialmente, è questo! Non è tanto la nostra ricerca nei confronti di Dio – una ricerca, in verità, così tentennante –, ma piuttosto la ricerca di Dio nei nostri confronti. Gesù ci ha presi, ci ha afferrati, ci ha conquistati per non lasciarci più. Il cristianesimo è grazia, è sorpresa, e per questo motivo presuppone un cuore capace di stupo­re. Un cuore chiuso, un cuore razionalistico è incapace dello stupore, e non può capire cosa sia il cristianesimo. Perché il cristianesimo è grazia, e la grazia soltanto si percepisce, e per di più si incontra nello stupore dell’incontro». (papa Francesco)


  1. APERTURA AL FRATELLO.

Una preghiera atribuita a Madeleine Delbrêl dice così:

Se dovessi scegliere
una reliquia della tua Passione,
prenderei proprio quel catino
colmo d’acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio
e curvarmi fino a terra,
non alzando mai lo sguardo
oltre il polpaccio
per non distinguere i nemici dagli amici,
e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo,
del drogato, del carcerato, dell’omicida.
di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego più.
In silenzio...
finché tutti abbiano capito,
nel mio, il Tuo amore.


  1. RINNEGARE Sé STESSI

A me, che sono un inguaribile pigro, e a ciascuno di voi faccio l’augurio, che di­venta preghiera, con le parole del profeta Isaia:

Il Signore dà forza allo stanco
e moltiplica il vigore allo spossato.
Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.

(Is 40,29-31)

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